Giovanni Firera, intervista Felice Invernizzi, Governatore del Distretto 2031 del Rotary International per l’anno 2025-2026
Torino, Circolo della Stampa Sporting – In un incontro dal forte valore simbolico, il Presidente di ADI – Agenzia Digitale Italiana, Giovanni Firera, ha intervistato Felice Invernizzi, Governatore del Distretto 2031 del Rotary International per l’anno 2025-2026.
L’appuntamento ha offerto l’occasione per approfondire la visione e i valori di un leader che ha saputo coniugare carriera internazionale, impegno sociale e senso di comunità.
Una carriera internazionale costruita sul cambiamento
Nato a Galliate nel 1963 e laureato in Economia presso l’Università Bocconi di Milano, Invernizzi ha ricoperto ruoli di vertice in multinazionali come Procter & Gamble, Danone, McDonald’s e Fiera Milano. Con oltre trent’anni di esperienza, ha guidato processi complessi in contesti globali – dal Brasile all’India, dalla Russia al Sudafrica – affrontando mercati in continua trasformazione.
“Il cambiamento non è un ostacolo, ma un’opportunità – ha sottolineato – e solo il coraggio, unito al lavoro di squadra, permette di trasformarlo in crescita”.
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Il Rotary come comunità aperta e inclusiva
Rotariano di lunga data presso il Club Val Ticino di Novara, dove è stato presidente per due mandati, Invernizzi ha ribadito la centralità dei valori di amicizia e servizio.
“Il Rotary non deve essere percepito come un club chiuso o elitario, ma come una comunità di valori che dialoga con i cittadini, che ascolta e che si fa conoscere”.
Accanto ai grandi progetti globali – come la lotta alla poliomielite attraverso il programma Polio Plus Society – il Governatore ha richiamato l’attenzione sulle sfide locali: inclusione sociale, diffusione della cultura e formazione delle nuove generazioni.
Un impegno che parte dalla famiglia
Accanto al manager e al leader rotariano emerge l’uomo profondamente legato alla famiglia. Sposato con Anna, medico radiologo, è padre di due figli: Filippo, osteopata ed ex presidente del Rotaract Club Novara, e Alberto, prossimo alla laurea magistrale alla Bocconi dopo un MBA negli Stati Uniti.
“Il Rotary per noi è un’esperienza di vita condivisa – ha raccontato – perché racchiude i principi che abbiamo sempre trasmesso e vissuto: amicizia, responsabilità, servizio al prossimo”.
Il Rotary Campus: un esempio di inclusione
Tra i progetti più significativi sostenuti da Invernizzi, spicca il Rotary Campus, iniziativa congiunta dei Distretti 2031 e 2032 che offre a persone con disabilità cognitiva lieve o moderata la possibilità di vivere una settimana di autonomia, socializzazione e attività formative.
“Il Campus non è solo un’opportunità per i partecipanti – ha sottolineato – ma anche un dono per volontari e rotariani, che riscoprono il valore dell’inclusione e del sostegno reciproco”.
Le priorità per il futuro del Distretto 2031
In conclusione, Invernizzi ha delineato le linee guida del suo mandato: rinnovamento, apertura ai giovani e maggiore collaborazione tra i Club.
“Il Rotary deve essere un costruttore di ponti, non di muri – ha affermato – la sua forza risiede nella capacità di portare amicizia, cultura e solidarietà là dove servono”.
Il profilo che emerge è quello di un leader pragmatico e visionario, determinato a guidare il Distretto 2031 verso un futuro di maggiore apertura, innovazione e impatto sociale.
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